Medjugorje, 25 ottobre 2013
"Cari figli,
oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera.
La preghiera opera miracoli in voi e attraverso di voi.
Perciò figlioli, nella semplicità del cuore cercate
dall’Altissimo che vi dia la forza di essere figli di Dio e che satana non vi
agiti come il vento agita i rami.
Decidetevi di nuovo, figlioli, per Dio e cercate soltanto la
sua volontà e allora in Lui troverete gioia e pace.
Grazie per aver risposto alla mia
chiamata."
Commento di Padre Livio di Radio
Maria al messaggio del 25 ottobre
La Regina della pace è instancabile
nell’invitarci alla preghiera: “oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera”.
La Madonna non ci dice di dire preghiere (forse
quelle le diciamo con diligenza), ma dice di “aprirci alla preghiera”. Ogni volta che preghiamo dobbiamo aprirci
a Dio e lasciare che entri nel nostro cuore, perché
nell’incontro Lui lo possa illuminare, purificare, renderlo umile, sapiente e
buono.
Allora comprendiamo perché la Madonna dice: “La
preghiera opera miracoli in noi e attraverso di noi”.
Il miracolo più toccante della preghiera è la
nostra conversione.
Pregando, Gesù ci trasforma in Lui, ci plasma a
Sua immagine, pone la dimora permanente nel nostro cuore. La preghiera opera miracoli attraverso di noi, è il miracolo della
luce e della bontà che irradiamo, diventando degli strumenti
di conversione per gli altri. La
conversione avviene per attrazione.
È Gesù che attira i lontani con la Sua presenza in noi. Ecco perché la preghiera opera miracoli in noi
con la nostra conversione e attraverso di noi perché la nostra conversione
attira anche gli altri.
Tutto ciò avviene se nella preghiera decidiamo di far entrare Dio nella nostra
vita, amandoLo con tutto il cuore, facendo la Sua volontà, come ha fatto
Maria in tutta la sua vita, e servendolo nei fratelli.
Più preghiamo nella semplicità del cuore, donandoci a Dio, e più diventiamo Suoi figli,
rivestiti della Sua forza, in modo tale che “satana non ci agiti come il vento agita i rami”.
La Madonna ha usato questa frase un'altra volta
nel Maggio del 2008 e cioè “che satana ci scuote come rami al vento”, questo avviene se non siamo
radicati a Dio nella preghiera.
Chi nell’umiltà e nell’amore è unito a Gesù e a
Maria, resiste come roccia alle bufere che il principe di questo mondo sta
scatenando per staccare le anime da Dio; e la Madonna conclude: “Figlioli,
cercate Dio e la sua volontà e troverete gioia e pace”.
La preghiera opera il miracolo di farci gustare uno spicchio di Paradiso
nell’intimo del cuore. Questa è la forza della preghiera, perché pregando Dio ci porta la Sua luce, la Sua
forza, la Sua pace e alcune volte la Sua grande gioia. Tutto questo ci
rende così forti che satana non riesce a trascinarci come il vento trascina via
le foglie!
Questi sono tempi in cui il soffio di satana e la
bufera di satana imperversano: il
seminatore di zizzania, della contrapposizione e della seduzione scatena tutte le sue arti malefiche,
ma noi saldi nella preghiera resistiamo forti, decisi e saldi nella fede e nella preghiera.
«Cari
figli, non dimenticate che qui sulla terra siete in cammino verso l'eternità e
che la vostra dimora è in Cielo»
(messaggio del 25 luglio 2000,
commento di Padre Slavko Barbaric')
La Madonna
ci ricorda che siamo pellegrini sulla terra e che la nostra dimora è in Cielo.
Noi siamo continuamente sottoposti alla tentazione e al pericolo di dimenticare
che siamo sulla terra in cammino verso l'eternità, che siamo pellegrini… La vita passa e in questa decidiamo la
nostra eternità.
Se ricordiamo ogni giorno che le
cose di questo mondo sono transitorie, ci sarà più facile vivere il Vangelo,
vivere la vita secondo il Vangelo.
Chi dimentica che la sua meta è il Cielo avrà più difficoltà a
perdonare, ad amare, ad essere misericordioso e buono, pronto a lottare contro
il male e le tentazioni del mondo.
La Madonna, invitandoci al digiuno,
a vivere con il pane e l'acqua, ci richiama a un fatto della Chiesa antica: il
pellegrino poteva portare con sé solo pane e acqua; camminando e nutrendosi di
pane e acqua, egli diventava sempre più consapevole del cammino verso il Cielo.
Chiediamoci se siamo impediti o ci
siamo arrestati nel nostro cammino spirituale: che cosa mi blocca? Che cosa mi impedisce di perdonare il mio prossimo?
Che cosa mi impedisce di essere misericordioso? Perché sono incapace di amare?
La consapevolezza di essere
viandanti e pellegrini ci aiuta anche a vivere la pace: pace in
noi stessi, pace con gli altri. Chi vive con questa convinzione non si coinvolgerà
nei conflitti e proverà subito a risolvere i problemi per poter camminare verso
la dimora celeste.
1° NOVEMBRE: FESTIVITA’ DI TUTTI I SANTI
“Imitate la vita dei Santi, che
loro siano per voi un incentivo e maestri sulla via della santità” (messaggio del 25 ottobre 2004)
“Vi invito ad aprirvi e a prendere
i Santi come vostri modelli. La Madre Chiesa li ha scelti perché siano per voi
uno stimolo per la vita quotidiana”
(messaggio del 25 ottobre 1994)
2 NOVEMBRE: COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
“Le anime del Purgatorio aspettano
le vostre preghiere e i vostri sacrifici”
(messaggio del 2 novembre 1982)
“Vi conviene rinunciare a tutto pur
di essere portati direttamente in Paradiso al momento della vostra morte”
(messaggio del 2 novembre 1983)
“Molte anime sono in Purgatorio da
molto tempo perché nessuno prega per loro. Nel Purgatorio ci sono diversi
livelli: i più bassi sono vicini all'Inferno, mentre quelli elevati si
avvicinano gradualmente al Paradiso” (messaggio del 20 luglio 1982)
“Ricordatevi dei vostri morti, date loro gioia con la
celebrazione della S.Messa” (messaggio
del 28 gennaio 1987)
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it